Si susseguono con concitazione le dichiarazioni delle istituzioni tunisine e italiane conseguenti all'attentato di Tunisi al museo del bardo.
Da entrambe le parti ci appella alla calma, al non cadere nella trappola del terrorismo che può portare ad azioni violente per reazione e sconsiderate.
Sono state arrestate proprio in queste ore quattro persone, presunti terroristi coinvolti nell'attentato di ieri, dotati di cinture esplosive e armi da guerra di ultima generazione.
Per scongiurare l'eventualità di nuove attacchi l'unità di crisi della Farnesina si è mossa con tempestività per monitorare ulteriormente gli sviluppi della situazione.
Il bilancio resta drammatico, stando alle fonti delle autorità tunisine, con 20 morti fra i turisti, di cui pare tredici della MSC Splendida che mancano ancora all'appello.
E' un tempo buio per la Tunisia, che si stava faticosamente avvicinando alla creazione di uno stato di diritto moderno e democratico, e per l'Europa che teme una nuova ondata di attacchi sul suo suolo, dopo i drammatici eventi alla redazione di Charlie Ebdo.
Fra le vittime il ministro Gentiloni conferma la presenza certa di due italiani e altri due dispersi, il ministro inoltre sottolinea l'impegno del Governo per migliorare la lotta al terrorismo.