La Grecia ha pagato i 458 milioni di euro di debiti al Fondo Monetario Internazionale, o almeno ha annunciato di aver avviato in prima mattina le operazioni bancarie atte a risolvere la grave situazione economico-finanziaria greca.
Anche se i fondi dovessero arrivare in tempo e non si trattasse di un bluff in stile Manenti, il presidente del Parma arrestato divenuto famoso per il suo "tranquilli i soldi ci sono, arriveranno", la Grecia non potrà dirsi né al sicuro né tranquilla viste le acque in cui naviga di recente.
I debiti saranno infatti saldati grazie all'emissione di titoli di Stato emessi come misura straordinaria e, come è stato sottolineato più volte dai diplomatici greci all'eurogruppo, il 24 aprile, di nuovo salvo incredibili miracoli macroeconomici, le casse dello Stato saranno irrimediabilmente vuote lanciando nuovamente sulla Grecia lo spettro del default per l'ennesima volta dal 2008.
Il Governo Greco si trova così di fronte ancora a dover coniugare le pressanti richieste della Troika con le promesse di libertà economica e prosperità fatte all'elettorato prima delle elezioni, tuttavia senza liquidità a breve sarà impossibile mantenere promesse come: energia elettrica in ogni casa, aumento della pensione minima e dei salari, nuove assunzioni statali etc...
Considerando che per ora la risposta greca è consistita nella richiesta di rimborso alla Germania dei danni di guerra, che probabilmente non verranno pagati, la situazione è tutt'altro che rosea per Tsipras e i suoi concittadini.